La nostra idea dell’io come di un’unità indistinta è un’illusione: tutto, in Natura, è relazione, dialogo, comunione creativa.
La nostra interiorità è una danza di parti, di voci, aspetti, forze, che lo Yoga Sciamanico chiama Spiriti: L’Anima Selvaggia, Lo Spirito Animale, lo Spirito Bambino, lo Spirito dell’Achimista (o del Mago, della Sciamana), lo Spirito Romantico, del Genio, del Maestro, lo Spirito del Drago e dell’Aquila.
Questi Spiriti risiedono nei nostri centri energetici e psichici e guidano le nostre azioni: sono fondamentali nella realizzazione di Chi Siamo.
Se abbiamo un intento specifico, un desiderio, un sogno, tutti insieme concorrono nel realizzarlo. Se anche solo uno di loro non è in pace, è ferito o tradito, o non si trova d’accordo, il nostro intento sarà destinato a non mettere radici.
In questo incontro rituale e profondo, di intensa e meravigliosa Bellezza, andiamo a incontrare gli Spiriti che abitano in noi, a liberarli, a pacificarli, o semplicemente ad accorgerci di loro, ad amarli, a ricevere i messaggi che essi hanno in serbo per noi.
Lo facciamo portando e consegnando loro il nostro desiderio, magari quello che spinge con maggior forza dentro di noi, ma che facciamo difficoltà a realizzare, con l’intento di aprire le porte alla sua manifestazione.