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Yoga Sciamanico: “La Morte e l’Amore, La pratica del Bardo” – Associazione FucinAlchemica TN
25 ottobre 2019 ore 19:30 - 22:30
La chiave segreta dell’arte del morire
è la chiave segreta dell’arte del vivere
Il Bardo Tosgrol, o Libro Tibetano dei Morti (parte delle pratiche dello Yoga del Colofon), è un trattato della tradizione del buddhismo Vajrayana in cui sono custodite istruzioni che vengono recitate all’orecchio dei morenti nel momento del trapasso. Viene chiamato anche “Grande Liberazione attraverso l’Udire”: si dice che sia sufficiente essere iniziati una sola volta nella vita per non avere paura durante il passaggio.
La parola Bardo significa Transito: è il cambiamento da uno stato dell’essere ad un altro, l’intervallo di tempo che precede una nuova rinascita, il passaggio attraverso uno stato intermedio, una terra di mezzo, in cui lasciamo ciò che è vecchio per entrare nel nuovo, ancora ignoto.
E’ un Bardo il passaggio dalla veglia al sonno o dal sonno alla veglia, da uno stato emotivo ad un altro, dalla malattia alla salute; è un Bardo anche la fine di un respiro o di un pensiero, prima che inizi il successivo.
In vita sperimentiamo il Bardo in numerose occasioni, in cui accade una piccola morte: muore una parte di noi, per lasciare il posto a qualcosa di nuovo: il Bardo Tosgrol è essenzialmente un libro per i vivi; la pratica del Bardo ci insegna ad affrontare senza paura il viaggio della vita.
I cambiamenti richiedono atti di coraggio: ciò che ci impedisce di attraversarli in modo forte, vigile, presente, senza subirli, attuando scelte libere e consapevoli, è la paura. Ed ogni paura che noi viviamo, nelle sue profondità, nasconde la paura di morire, di perdere ciò a cui siamo attaccati.
La parola amore, nella sua radice, ci ricorda che Amore è la forza che sconfigge la morte: per amare in modo pieno, per sconfiggere la morte, abbiamo bisogno di liberarci dalla paura e dagli attaccamenti, per darci, per vivere pienamente.
La nostra cultura ha prodotto una spaccatura, una separazione fra il vivente e il morente, fra il visibile e l’invisibile, fra lo stato di veglia e lo stato di sogno, fra il mondo di sopra e il mondo di sotto. Questa separazione, che risiede nella nostra psiche, ci depotenzia, reprime energie e forze profonde che servono alla nostra anima per vivere nel corpo e creare nel piacere e nella gioia, in sintonia con la sua chiamata, con i suoi talenti, con la sua forza selvaggia e libera, in unione con il suo Daimon e con la vera conoscenza, che non è razionale o intellettuale, ma nasce dall’esperienza diretta, dalla relazione con l’Ignoto, il Divino, il regno dell’Invisibile, ed è sempre conoscenza rivelata.
Per informazioni riguardanti lo Yoga Sciamanico clicca qui
Contributo alla serata € 30. E’ inoltre necessaria l’iscrizione all’Associazione FucinAlchemica, con un contributo di 10 euro fino al 31 dicembre 2019.
Giungere qui è avere la grande opportunità di deprogrammare
comportamenti inconsci nocivi e indesiderati,
è scoprirsi “sognatori del sogno”, creatori e non vittime degli eventi.
I nostri comportamenti, infatti, hanno origine da qualcosa
di ancora remoto e universale che chiamiamo mito.
Attraverso il viaggio di morte e rinascita, che è il rito dello Yoga del Colofon,
possiamo deprogrammare qualsiasi comportamento
e rinascere in armonia e in equilibrio con la natura
e la volontà universale che ci ha voluti su questo pianeta terra,
in questo corpo, in questa vita, per uno scopo,
un “telos”, un fine, una missione che va conosciuta.Selene Calloni Williams